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Diversi di epoca e d'impegno, i saggi sono stati concepiti come tappe di un discorso critico continuato, finalizzato a scandire, cronologicamente, aspetti e problemi della storia letteraria e civile di Assisi dalla civiltà classica ai giorni nostri. Naturalmente Properzio e San Francesco campeggiano su tutti. Da Dante ai Benzi, da Metastasio a Carducci, da D'Annunzio a Zanella, dalla Aganoor alla Bonacci all'Aleramo, da Cristofani a Pennacchi a Fortini, ai numerosi stranieri, da Goethe a Taine, da Schneider a Sabatier a Jørgensen, a numerosi altri, tutti si richiamano a loro per le ragioni più varie: spirituali, filosofiche, umane. Assisi, con Properzio nel mondo classico e con San Francesco, è un punto di riferimento imprescindibile per l'umanità civile di ogni tempo e di ogni luogo. In particolare, la Poesia, anche quella che non lo dichiara esplicitamente, ha un ruolo decisivo nel veicolare il loro messaggio di fraternità e di amore per il Vero e per il Bello. Assisi impersona due colonne portanti della storia dell'umanità: la privilegiata collocazione naturale, isola felice di silenzio e di pace, che 'pende' 'fertile costa d'alto monte' (Par., XI, 45), e la parola e l'opera di Francesco. Richiamando i viventi alla fraternità e all'amore, il grande figlio di Assisi restituì il senso del nostro essere nel mondo al Padre creatore.